Una mostra di icone moldave a Palazzo Panciatichi
Da sempre Firenze ospita eventi e mostre considerate diverse, di nicchia, spesso di una tale singolarità da restare nell’ombra. E’ oggi il caso di un mostra di opere a carattere religioso sopravvissute alla distruzione dei simboli sacri portata avanti dall’armata sovietica a metà del secolo scorso.
Si tratta di quindici rare icone provenienti dal Museo Nazionale d’Arte della Repubblica Moldova, la più prestigiosa istituzione culturale del Paese per le arti storiche locali, fondata nel 1939 e situato nella capitale Chişinău. La Moldova o per altri Moldavia è una delle ex repubbliche Sovietiche, indipendente dal 1991 ma profondamente povera, anche se la sua storia affonda nella notte dei tempi e nota anche con il nome di Bessarabia, termine che è stato usato anche per il titolo della mostra: “Icone della Bessarabia”.
La mostra è stata inaugurata dal consigliere dell Udc e membro dell’Ufficio di presidenza del consiglio regionale, Marco Carraresi, con il Ministro della cultura della repubblica Moldova, Monica Babue, insieme alla Soprintendente del Polo museale fiorentino, Cristina Acidini.
“E’ un onore per me aver portato questa mostra qui a Firenze – ha detto il Ministro Babue – Questa città è la culla dell’arte e spero che in questo modo si possano rafforzare gli scambi interculturali tra i nostri due paesi”. Le quindici “Icone della Bessarabia”, ospitate nella sala del Gonfalone fino al 18 aprile, sono state dipinte nelle botteghe della Moldova sia da locali pittori professionisti, generalmente su richiesta di ricchi committenti, sia da monaci o maestri popolari nel periodo che va tra il 1600 e il 1800. Le opere, che originariamente erano presenti e conservate sulle iconostasi di varie chiese locali, rappresentano oggi un raro ed importante spaccato dello sviluppo dell’arte iconografica in Moldova, una regione sconosciuta e dimenticata quasi ai confini dell’Europa. Per l’esposizione ha collaborato anche il Polo Universitario della città di Prato, che fin a dal 2013 ha sviluppato una serie di rapporti per sviluppare localmente delle relazioni nel settore del restauro e nella formazione delle competenze in tema storico, museale e conservativo.