Grande attesa per l’Expo 2015 di Milano, l’occasione non sarà solo per visitare i padiglioni della grande esperienza espositiva, ma anche per cogliere al volo la possibilità di visitare il nostro paese e quale migliore destinazione se non Firenze e il suo anno di Firenze Capitale.
Sembra che fino ad oggi qualcuno si sia dimenticato di quanto importante sia questo duplice connubio, due eccezionali occasioni, una delle quali ormai nota universalmente e l’altra, i festeggiamenti per i 150 anni di Firenze Capitale, quasi relegati ad una serie di convegni per addetti ai lavori.
Ben altre sono le possibilità di legare i 150 anni di Firenze Capitale all’EXPO 2015, basti pensare ai fermenti culturali dell’epoca, basti ricordare che proprio in quegli anni un certo Carlo Lorenzini probabilmente scriveva appunti per quel capolavoro universalmente conosciuto come Pinocchio, il pezzo di legno più famoso al mondo …
Ebbene all’Expo 2015 non si ha idea se ci sarà o meno un riferimento a questo momento di identità nazionale, nessuno a ideato, progettato, pensato un collegamento tra le due importanti occasioni, tutto è a compartimenti stagni, o almeno questo è quello che si vede da non addetti ai lavori.
Un primo flebile accenno emerge dal cortometraggio girato da Cinzia Th. Torrini su “Firenze capitale dell’arte e dell’artigianato”, oserei dire dal titolo scontato e superficiale.
Certo, sarà il Davide di Michelangelo ad accogliere i visitatori all’Expo, così che uno dei maggiori simboli di Firenze diventerà il simbolo di tutta l’Italia, è una vittoria morale, indiscutibile; Piazza Italia, il grande spazio di accesso all’esposizione sarà fortemente dedicato alla fiorentinità, ma siamo certi che il messaggio non passerà inosservato?
Firenze è pronta, come da secolare tradizione, ad accogliere i visitatori di tutto il mondo, potrà essere un’occasione per vedere l’originale del David, ma anche per riempirsi gli occhi del museo a cielo aperto che è sparso in tutta la città.
Quindi attesa oltre che per l’Expo 2015 anche per Firenze Capitale, in programma sono appunto convegni e qualche mostra, quella su Pinocchio, che è appunto un “burattino” della Firenze dell’epoca, forse l’importante mostra sulle porcellane provenienti dal Museo di Doccia, uno stimolo per la brillante ripresa della produzione Richard Ginori, una mostra sul risorgimento e sul giocattolo ottocentesco, oltre ad eventi musicali, gastronomici e culturali.
Aspettiamo, qualcosa si muoverà, in fin dei conti l’acqua dell’Arno scorre sempre.
Giuseppe Garbarino