Dalle cupole del mondo alla cupola del Brunelleschi, una mostra a Palazzo Coppini
Dal 29 di settembre presso il Centro Studi e Incontri Internazionali di Palazzo Coppini nella centrallissima via del Giglio a Firenze si terrà una particolare esposizione dedicata alla famosa Cupola del Brunelleschi.
Curata da Roberto Corazi, la mostra è un viaggio per scoprire i segreti della Cupola del Duomo di Firenze e come il Brunelleschi, architetto fiorentino del 1400, riuscì a costruire una cupola a pianta circolare.
A Roma si trova la cupola del Pantheon le cui dimensioni erano simili a quella di Santa Maria del Fiore e fu proprio in quel luogo che il Brunelleschi pose la sua attenzione tra il 1406 e il 1416, durante i suoi viaggi romani.
Il Pantheon era stato costruito sotto l’imperatore Adriano tra il 118 ed il 128 d.C. La sua cupola ha la forma di una semisfera il cui diametro è circa 43,20 metri. Perciò le sue dimensioni sono paragonabili a quelle della Cupola; infatti, la base di questa è un ottagono il cui diametro interno misura circa 45 metri.
La presenza del largo occhio aperto al centro del Pantheon dimostrava come la cupola, anche se di grandi dimensioni, era autoportante.
Nella mostra si fanno i confronti con le altre cupole presenti in città, evidenziando la loro staticità e gli studi fatti nel corso degli anni.
La Cupola di Santa Maria del Fiore, che domina la città di Firenze, fu progettata e costruita senza centine nell’arco di un ventennio, dal 1417 al 1436.
Oggi grazie alle nuove tecnologie è stato finalmente possibile fare un rilievo attendibile, questo utilizzando il laserscna, con il quale si “leggono” i materiali che compongono il manufatto e, calcolando il tempo di ritorno dei raggi laser emessi con errori dell’ordine del millimetro, riesce a tracciare una nuvola di punti, tutti esattamente collocati nelle tre dimensioni, dalla quale trarre tutte le informazioni necessarie alla comprensione geometrica e strutturale della Cupola del Brunelleschi.
E così è possibile rilevare gli embrici delle vele, il marmo dei costoloni, i vuoti delle buche pontaie, gli sproni interni, i corridoi, le volticciole, le corde blande, la spina-pesce fino ad arrivare a individuare i sesti di quarto e quinto acuto ed anche la configurazione di quelle lesioni della Cupola.
La mostra propone quindi una nuova visione della Cupola di Santa Maria del Fiore; il confronto tra storia e indagini aprono una nuova visione sia sui materiali utilizzati che sull’aspetto strutturale e tecnico geometrico che il Brunelleschi ideò per realizzare tale opera.