Mercatale, l’appuntamento bioetico a km O in Santa Maria Novella
La piazza di Santa Maria Novella è da tempo utilizzata per appuntamenti con le prelibatezze del territorio e anche questo mese, sabato 7 giugno dalle 8 alle 19.30, ospiterà Mercatale, un evento, un incontro con le realtà agricole prodotte nel territorio della nostra città. L’appuntamento proseguirà ogni primo sabato del mese, ad esclusione di agosto.
La presenza di maggior rilievo nella giornata del 7 giugno è senz’altro quella dei fiori coltivati dalla Cooperativa Ulisse, le cosiddette “rose di Solliciano”, un progetto di recupero ed inserimento di alcuni detenuti del carcere cittadino, dove da tempo è stato realizzato un vivaio.
Novità di questa edizione sarà la presenza delle rose di Sollicciano della Cooperativa Ulisse. Il Mercatale ospiterà infatti i bellissimi fiori coltivati dai detenuti del carcere fiorentino nel vivaio annesso all’Istituto penitenziario.
A Mercatale, in base alla stagionalità, sarà possibile acquistare vino e olio delle colline fiorentine, verdure, frutta, cereali, legumi, polli del Valdarno e l’immancabile e ormai raro zafferano, i tartufi, il fagiolo zolfino, il cecino rosa, la cipolla di Certaldo, i marroni del Casentino e del Mugello. La parte del leone sarà sicuramente quella di prodotti come il miele, salumi, formaggi, farine, biscotti. Tutto rigorosamente di qualità; ‘dal produttore al consumatore’ per riscoprire la stagionalità della frutta e della verdura ed avere la certezza della loro provenienza. Qui avrete la garanzia che siano veramente “toscani” dalla fase della coltivazione alla trasformazione.
Questo progetto di presentazione dei prodotti agroalimentari del territorio è promosso dal Comune di Firenze (assessorati all’Ambiente e allo Sviluppo economico, con il contributo della Regione Toscana) al quale aderiscono le organizzazioni di categoria e associazioni dei produttori, ancora una volta insieme per promuovere e valorizzare l’agricoltura del nostro territorio da sempre considerata un valore fondamentale per l’economia e per la nostra identità culturale e storica.