Expo 2015, un viaggio Firenze – Milano, tra arte e modernità, un sogno possibile?
L’appuntamento con la storia è anche una sfida, come il grande e atteso evento EXPO 2015 di Milano, un’occasione eccezionale di visibilità per tutti e partecipanti ma soprattutto per quello che rappresenta l’Italia nel mondo. Firenze non deve perdere l’occasione e sviluppare un vero progetto strategico, come auspicato da molti è ora il momento di guardare, pensare ed agire. Milano oggi è vicinissima, con i suoi mercati commerciali il suo business, ma Firenze, a sole due ore di viaggio con il Frecciarossa è diventata meta non solo di turisti, ma anche di aziende che scelgono la città come riferimento per l’apertura di uffici e sedi commerciali, questo grazie alla maggiore vivibilità, alla posizione centrale rispetto al nord e al sud Italia, forse per il suo fortissimo appeal artistico e il contorno di bellezze naturali che per una serie di situazioni, non solo il traino di quello che viene chiamato “effetto Renzi”, stanno ponendo la città al centro dell’attenzione mondiale.
Ma torniamo al nostro titolo, Expo 2015; fino ad oggi sembra di aver assistito solo a polemiche, ripicche e ricatti, indagati (e come non potevano mancare, qui si indaga su tutto e tutti …), altri invece lavorano a testa bassa, nell’ombra, con professionalità che ci verrebbe rapita volentieri da tutti, ma certi di riuscire a completare quello che già anni fa qualcuno disse, non in modo profetico, ma come uccello del malaugurio “siamo in ritardo…”. In Italia è sport nazionale credere che le cose non si riescano a fare, sperare che qualcosa vada storto, con quel buonismo di superficiale arrendevolezza che spesso, troppo spesso tutto avvolge e compenetra, facendo così del nostro “Bel Paese” un angolo di nuova frontiera, quasi dimenticato, forse volutamente messo in secondo piano, magari per paura che l’ingegno di un popolo come il nostro, per secoli al centro del mondo ed inventore del bello affiancato al potere economico, possa svegliarsi e ricominciare a correre. Perché non farlo? Qualcuno, troppi hanno remato contro, ma oggi ecco una luce infondo al tunnel, una luce da raggiungere e da non perdere assolutamente, ma cosa viene fatto realmente per sfruttare questa occasione?
Un approccio per unire le forze nel campo della moda c’è già stato nel settembre 2013, un accordo di massima tra l’allora sindaco fiorentino Matteo Renzi e quello di Milano Giuliano Pisapia; hanno parlato “parlato degli impegni che uniscono le due città” , e Renzi è stato più chiaro ” non ci può più essere Milano contro Firenze o Firenze contro Milano, ma il sistema Italia che si muove”.Expo 2015 non è solo Milano, non deve essere solo Milano; nel nostro piccolo, fortunati e abbagliati, viviamo nella Firenze culla del bello e delle arti ma ci domandiamo ogni giorno cosa viene fatto a Firenze per essere in prima linea all’EXPO 2015? Cosa viene fatto a Firenze per cavalcare l’onda… sembra niente, almeno fino ad oggi tutto tace, nonostante che mille voci di rilievo abbiano evidenziato il momento d’oro della nostra città.
Eppure l’occasione principe esiste ed è di primissimo livello: Firenze Capitale 1865-2015. Si tratta dei festeggiamenti per i 150 anni da quando Firenze, per alcuni sacrificata sull’altare dell’Unità d’Italia, divenne per cinque anni capitale del nuovo Regno d’Italia, quello del Re Vittorio Emanuele II, padre della patria e degli italiani, se si vogliono accettare per buone le numerose paternità illegittime.
Per questa occasione il Comitato Promotore Firenze Capitale ha raccolto proposte di ogni genere, eventi, convegni, mostre di ogni genere, ma allo stato attuale non esiste un elenco ufficiale di quello che potrebbe essere fatto, di dove e di come.
Le associazione ed enti coinvolti sono oltre cinquanta e i progetti proposti un’ottantina. Se ben gestiti potrebbero essere lo stimolo per muovere turismo ed interesse per la città. Una sinergia, quella tra Expo e Firenze sicuramente vincente, unica, un’occasione che non si deve perdere. La città nonostante la crisi generalizzata ha subito un impulso non indifferente per il turismo, motore primario del comparto economico. Oggi siamo ad un + 3,4% di presenze riferite al primi mesi del 2014, con il 75% di stranieri. Non sono dati da dimenticare, ma da prendere come riferimento per il futuro.
I prossimi cinque anni saranno per Firenze strategici, sia economicamente che per le scelte infrastrutturali, questo cercando di coinvolgere tutti, dalle associazioni agli enti pubblici, dall’università alle aziende che ancora oggi rappresentano le eccellenze imprenditoriali locali.
Giuseppe Garbarino