Santa Reparata, la storia sotterranea di Firenze ha un nuovo allestimento
E’ stato recentemente inaugurato il nuovo percorso archeologico del museo di Santa Reparata, che per chi non lo sapesse è il sotterraneo del Duomo di Firenze, dove secoli fa si trovava la chiesa dedicata alla co-patrona di Firenze.
La sua visita è un tuffo nel passato, in quella antica Florentia scomparsa, dove la storia romana si incontra con il periodo paleocristiano, un percorso che abbraccia cronologicamente gli anni tra il I secolo d.C. e il XIV secolo. Il nuovo allestimento permette una visita più fluente grazie ai nuovi pannelli multilingue, una illuminazione che permette di rendere vivi i mosaici, le pietre scolpite con le figure geometriche, scalini e tombe dei grandi del passato, è qui che è stata ritrovato il sepolcro di Filippo Brunelleschi, un lapide con la scritta «corpus magni ingenii viri Philippi Brunelleschi florentini». Tra le opere artistiche spicca il pavimento a mosaico di epoca paleocristiana, forse realizzato da manodopera nord africana, con emblema a forma di pavone.
Gli scavi di Santa Reparata, iniziati negli anni settanta, evidenziarono subito quattro livelli di stratificazione corrispondenti ai momenti cruciali nella storia della città pre-arnolfiana: quello della domus romana (I-IV secolo dopo Cristo); quello della chiesa paleocristiana, con le tracce del pavimento mosaicato (V-VIII secolo); quello altomedievale-carolingio (VIII-X secolo) e quello della Santa Reparata di epoca romanica (XI-XIV secolo), una chiesa dal presbiterio rialzato e il pavimento in cotto posto 65 centimetri sopra il precedente. L’apertura al pubblico del nuovo allestimento si inserisce in una serie di interventi messi in campo dall’Opera di Santa Maria del Fiore in vista del miglioramento della fruizione del complesso monumentale e dell’inaugurazione del nuovo museo che è prevista nel novembre 2015 quando Papa Francesco visiterà la città.