“Potere e Pathos” a Palazzo Strozzi

Ha inaugurato il 14 marzo la mostra “Potere e Pathos. Bronzi del mondo ellenistico” a Palazzo Strozzi concepita e realizzata in collaborazione con il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la National Gallery of Art di Washington e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

Fino al 21 giugno a Firenze saranno esposti  eccezionali esempi di statue bronzee, attraverso i quali verranno mostrati gli sviluppi artistici dell’età ellenistica (IV-I secolo a.C.) t, periodo in cui, in tutto il bacino del Mediterraneo e oltre, si affermarono nuove forme espressive che, insieme a un grande sviluppo delle tecniche, rappresentano la prima forma di globalizzazione di linguaggi artistici del mondo allora conosciuto. L’utilizzo del bronzo permise di raggiungere livelli inediti di dinamismo nelle statue a figura intera e di naturalismo nei ritratti, in cui l’espressione psicologica divenne un marchio stilistico.

Il grande pubblico avrà modo di ammirare in un’unica esposizione alcuni tra i maggiori capolavori del mondo antico provenienti dai più importanti musei archeologici italiani e internazionali, come il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Galleria degli Uffizi e il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Atene, il Museo Nazionale Georgiano, il Musée du Louvre di Parigi e i Musei Vaticani.

Statue monumentali di divinità, atleti e condottieri sono affiancate a ritratti di personaggi storici, in un percorso che evidenza il contesto storico, geografico e politico del periodo e che conduce il visitatore nell’ analisi delle tecniche di produzione, fusione e finitura del bronzo. Ma soprattutto svela le affascinanti storie che si celano dietro ai ritrovamenti di questi capolavori, la maggior parte dei quali avvenuti in mare (nel Mediterraneo o nel Mar Nero) oppure attraverso scavi archeologici che pongono i reperti in relazione ad antichi contesti come santuari (usati spesso come “voti”), case private (in qualità di elementi decorativi), cimiteri (simboli funerari), spazi pubblici (in commemorazione di personalità ed eventi).