Il tesoro dell’archeologia in un convegno organizzato da Archeologia Viva
A come Archeologia, anzi “TurismA”; per la prima volta si svolgerà a Firenze il salone internazionale dell’archeologia dal 20 al 24 febbraio del 2015.
E’ la nota rivista Archeologia Viva della Giunti Editore che ha lanciato la sfida per questo evento internazionale che è sostenuto dalla Regione Toscana e dalla Soprintendenza archeologica della Toscana. Il fine è quello di promuovere i siti archeologici, sviluppare il turismo ad essi riferiti e cogliere le nuove possibilità di esplorazione grazie all’uso di tecnologie e interventi con i nuovissimi e sofisticati droni, che offrono nuove metodologie di approccio con la ricerca sul terreno.
Il Salone Internazionale dell’Archeologia sarà inaugurato con una festa nel Salone dei Cinquecento, un omaggio al popolo etrusco che in queste terre ha vissuto e sviluppato la propria civiltà.
Le tre giornate di incontri vedranno anche dibattiti, rassegne di cinema e mostre per divulgare le nuove scoperte archeologiche e soprattutto trovare nuove strade per promuovere al grande pubblico il patrimonio che il tempo e la storia del passato chi hanno offerto.
Attesa per lo scrittore e archeologo Valerio Massimo Manfredi, che con la sua presenza darà sicuramente maggior risalto alla manifestazione. Anche i nomi di Philippe Daverio e Alberto Angela non potranno mancare, insieme a Louis Godart, consigliere culturale del Presidente della Repubblica, oltre a Paolo Matthiae, il noto scopritore di Ebla, la città siriana che è tornata alla luce nel 1975.
Questo è forse l’inizio di nuove collaborazioni, si parla ad esempio di una mostra di bronzi ellenistici da realizzare con il contributo del Paul Getty Museum di Los Angeles e la National Gallery di Washington, forse negli ambienti espositivi di Palazzo Strozzi.
TurismA sarà inoltre l’apriporta per il congresso mondiale di egittologia che ospiterà oltre 700 studiosi da tutto il mondo nell’estate del 2015.
Il Comune di Firenze non mancherà di dare ampio risalto agli scavi archeologici realizzati sotto il Palazzo Vecchio, dove sono stati recuperati gli antichi ambienti di epoca romana, oggi meta di numerosi visitatori incuriositi di scoprire quello che abbiamo sotto i piedi.
Giuseppe Garbarino
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