Firenze continua a sorprendere. Trovato il probabile modellino del Brunelleschi per realizzare la cupola del Duomo
Grande apprensione e speranza nel mondo accademico e non solo; per tutti gli amanti della storia fiorentina è stata data la notizia della probabile scoperta della ‘sorella minore’ della Cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore, quella realizzata da Filippo Brunelleschi (1377-1446), un progetto geniale senza armature di sostegno. Il manufatto trovato è una cupoletta emisferica, con un diametro di circa 3 metri, ed è stata rinvenuta nelle ultime settimane durante gli scavi eseguiti nel cantiere per l’allestimento del nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, nel luogo dove era un tempo il Teatro degli Intrepidi, in seguito trasformato in un garage.
L’annuncio dell’importante scoperta ‘brunelleschiana’, il modellino citato dalle cronache del tempo ma mai ritrovato, proprio nell’area accanto al cantiere della Cupola del Duomo (1420-1436), è stato dato a Firenze, durante una conferenza stampa, dall’architetto Francesco Gurrieri, professore ordinario di restauro dei monumenti dell’Università di Firenze. Durante gli scavi sono state evidenziate delle strutture databili tra il XIV e il XV secolo e riconducibili ad attività artigianali (presenza di materiali ferrosi, scarti di lavorazione del marmo) quasi sicuramente collegate al cantiere che si trovava in quel punto per la costruzione del Duomo.
Ma oltre al poter identificare il sito come luogo collegato al cantiere del Duomo si è scoperta la presenza di una cupoletta (mutila in sommità, forse tagliata nel Settecento, in occasione della realizzazione del teatro), che è stata costruita con la tecnica a ‘spina-pesce’, la tecnica usata da Filippo Brunelleschi e che gli consentì di realizzare l’enorme Cupola facendo a meno dell’armatura di legno che sarebbe stata imponente e di difficile realizzazione. Gli studiosi hanno sempre ipotizzato l’esistenza di un modello in piccola scala realizzato da Brunelleschi nella zona del cantiere del Duomo ma non c’era alcuna notizia di questa ”cupoletta” di cantiere ora scoperta. ”Che questa sorga alla stessa quota dei manufatti del cantiere brunelleschiano – ha spiegato il professore Gurrieri – è di fondamentale importanza perché ci consente una datazione fra il 1420 e il 1436 (i sedici anni impiegati a realizzarla arrivando all’imposta della lanterna di sommità); ed ancor più ragionevolmente al 1420, cioè all’inizio della cantierizzazione della Cupola”.
La ”cupoletta” di cantiere è emisferica (quindi non a otto vele), ma presenta le tipiche ”creste e vele” a coltello, trasversali a distanza di circa un braccio fiorentino. ”Al momento non è azzardabile che questa cupoletta possa essere stata il ‘modello’ dimostrativo dell’impresa (di cui, per la verità, abbiamo tradizione che fosse stata altrove), tuttavia si pone come testimonianza primaria di un pensiero tecnico e di una prova pratica che non può che essere ricondotta a Filippo Brunelleschi e al suo esordio nel cantiere di Santa Maria del Fiore”, ha ipotizzato Gurrieri.
Il Prof. Gurrieri ritiene che in base agli studi compiuti gli indizi ci siano le basi per l’attribuire a Brunelleschi questa scoperta. E’ dunque parere dell’illustre studioso che questa ”cupoletta dell’Opera”, come ha deciso di chiamarla Gurrieri, ”possa essere ricondotta al ‘cantiere brunelleschiano’, in quei sedici anni meravigliosi (1420-1436) in cui Brunelleschi voltò la grande Cupola di Santa Maria del Fiore, senza armature di sostegno”.