Gioielli di vetro alla galleria Rosai
C’è una stradina che scorre parallela alla grande piazza Pitti, è via Toscanella; qui al primo piano di un palazzo si trova lo storico studio di Ottone Rosai, uno dei grandi interpreti del mondo di tutti i giorni attraverso la pittura.
Il luogo, sapientemente restaurato da Fabrizio Gori, un nome eccellente nel campo della ristorazione fiorentina, viene usato per eventi e mostre.
Una di queste è “Gioielli di Vetro / Glass Jewellery”, in programma dal venerdì 11 luglio fino al 29 luglio 2014 e raccoglie i prototipi realizzati dagli studenti delle più prestigiose Università ed Accademie italiane.
I lavori esposti provengono dalle Accademie di Belle Arti di Firenze e Venezia, il Dipartimento di Design della Moda del Politecnico di Milano e tre delle principali aziende produttrici di perle di vetro a Venezia e Murano: Ercole Moretti, Alessandro Moretti e SUV. A queste si è aggiunta Antares, azienda di perle di vetro soffiato veneziana. Con il coordinamento dallo storico del gioiello e critico del gioiello contemporaneo Bianca Cappello.
Oltre allo studio Rosai, coinvolta nell’evento è anche la Corte Contemporanea, una galleria di via de’ Coverelli 27/r, aperta tutti i giorni da martedì al sabato con orario 10 /18 e da venerdì 11 a domenica 13 luglio, lo Studio Rosai in via Toscanella 18, con orario 10 / 20, naturalmente a ingresso libero.
Vi troverete davanti ad una rassegna di perle di vetro murrino, conterie e perle a lume, sono state fornite dalle principali e storiche aziende produttrici di Perle di vetro a Venezia e Murano. Sono le classiche perle di vetro veneziane che in questa circostanza sono state audacemente accostate al vetro sotto ogni sua altra forma: vetro fuso, vetro stampato, bottiglie e oggetti in vetro di recupero proponendo inedite e sorprendenti soluzioni di design applicato al gioiello.
“Gioielli di Vetro ha dimostrato come sia possibile occuparsi di formazione in modo creativo – spiegano i Professori Angela Nocentini, Edoardo Malagigi e Fabrizio Lucchesi dell’Accademia di Belle Arti – un fertile scambio tra discipline, in modo che il sapere non sia diviso in compartimenti separati ma sia un patrimonio unico da condividere. Tra studenti e docenti, tra università e città”.