Un fiore, una storia. Ecco il Mercato Primaverile di piante e fiori.
Ditelo con i fiori, magari anche con una pianta, forse meglio evitare cactus e spinose in genere, le rose sempre ammesse …. Il vademecum del pollice verde è ampio e vario, indubbiamente pieno di sfumature, principalmente sul verde, anche se al Mercato Primaverile di piante e fiori organizzata fin dal 1855 dalla benemerita Società Toscana di Orticoltura, i fiori con i loro colori fanno da padroni.
Quindi per gli appassionati delle piante e del giardinaggio ecco l’atteso appuntamento al Giardino dell’Orticoltura, quell’angolo di verde stretto tra la collina dove la via Bolognese inizia la sua salita per valicare l’Appennino e il quartiere che si è sviluppato intorno a Piazza della Vittoria. Al centro del grande giardino si trova la serra più grande d’Italia costruita a Firenze nella seconda metà dell’800, il Tepidarium Roster, circa 650 metri quadrati coperti di ghisa e vetro; se andate su Google Maps avrete la sua curiosa immagine dal cielo, ma il giardino non è solo un luogo di appuntamento con le piante, racchiude dei piccoli misteri, come quello stretto passaggio pedonale che porta oltre la ferrovia per entrare nel Giardino degli orti del Parnaso, una piccola area verde posta su un dislivello panoramico, dove potrete vedere una curiosa fontana a forma di drago. Tra l’altro questo giardino, in particolare la zona vicino all’ingresso da via Trento, è uno dei migliori punti della città per vedere “I Fochi di San Giovanni”, lo spettacolo pirotecnico che si tiene ogni anno il 24 giugno per la festa del patrono di Firenze.
Ma torniamo alla mostra; dal 25 aprile al 1 maggio, dalle ore 9 alle 19, il Giardino dell’Orticoltura di Firenze (ingresso da Via Vittorio Emanuele II,4 e da via Bolognese, 17) è addobbato per accogliere Mostra Mercato Primaverile di piante e fiori. L’ingresso è naturalmente gratuito e tra gli espositori ci sono non soltanto i migliori florovivaisti toscani, ma anche aziende di arredamento da giardino e di prodotti alimentari biologici.
Quest’anno sono presenti 63 espositori, ognuno dei quali specializzato in un particolare ambito naturalistico.
Tra le innumerevoli varietà esposte e soprattutto acquistabili, sarà possibile ammirare, tra le altre cose, le oscularie fiorite, le lavande e le graminacee da collezione, vasi di nuova concezione per le orchidee, alcune varietà di fruttiferi antichi e nuove varietà di piante caudiciformi; andateci, non perdete questa particolare ambientazione, il luogo merita un paio di ore a rincorrere profumi naturali e piante di straordinaria varietà, ma non vi preoccupate, potrete tornare a casa con il solito, tranquillo e poco ingombrante geranio, sempre meglio di una pianta carnivora.
Giuseppe Garbarino