La “Grande Bellezza” e il suo leggero fascino tutto “toscano”….
Un nuovo evento per il cinema italiano, Hollywood torna ad applaudire l’Italia, dopo quindici anni dalla storica vittoria del toscanaccio Roberto Benigni con “La vita è bella”, arriva Paolo Sorrentino che dedica la sua statuetta ai “Talking Heads, Federico Fellini, Martin Scorsese e Diego Armando Maradona”.
Ma quanta Toscana si nasconde nel film? Iniziamo con l’Isola del Giglio perché proprio in questa terra Sorrentino ha scelto di ambientare i ricordi adolescenziali del protagonista Jep (Toni Servillo), precisamente al faro della punta del Capel Rosso, a sud dell’isola. Indimenticabile è anche la scena in cui il Jep adulto giornalista si sofferma ad osservare il tragico relitto della Costa Concordia.
Tra gli attori c’è anche la pratese Pamela Villoresi, che nel film interpreta Viola, amica di Jep, madre che deve fare i conti con un figlio affetto da problemi psichici. Origini pisane e residenza a Firenze per Giusi Merli, grande attrice teatrale che ne “La grande bellezza” recita il poetico ruolo di una santa surreale, una sorta di Madre Teresa che con un soffio miracoloso fa volare uno stormo di fenicotteri rosa.
Ecco infine Carlo Verdone, il romano Doc con un pizzico di Siena nel cuore. Il padre infatti, il professor Mario Verdone, esperto di Espressionismo e di avanguardie artistiche del Novecento, era nato a Siena e conservava l’accento senese. L’attore stesso è stato battezzato nella contrada della Selva, e segue il Palio da appassionato.
Concludiamo il nostro tour con Arezzo. La città natale di una giovane violinista, Matteo Bendinelli, 24 anni, che ha curato alcuni importanti aspetti fonici: è lui che, in sottofondo, in varie fasi del film, miscela i suoni di ambiente, dando alle scene un appeal tutto speciale.