Torna l’appuntamento con la tradizione pasquale: lo Scoppio del Carro
Un grande portone posto sulla Via del Prato, stretto tra palazzotti antichi, nasconde il riposo del Carro Pasquale, quello che, la mattina del giorno di Pasqua viene lentamente trainato da quattro coppie di buoi fino ad arrivare davanti al Duomo di Firenze; qui per la gioia di grandi e piccini, fiorentini e turisti si consuma il secolare rito della sua accensione. Quest’anno la tradizionale manifestazione si tiene la mattina del 27 marzo.
Da alcune scaglie di pietra, che la tradizione vuole essere parte del Santo Sepolcro di Gesù Cristo, viene tratto il fuoco e accesa la miccia della Colombina, la quale facendo il suo dovere percorrerà il tragitto dall’altare maggiore fino al Carro, incendiandolo e soprattutto percorrendo a ritroso il percorso, in modo da dare augurale significato per i raccolti di grano e altre messi per l’anno in corso.
Il Carro è una curiosa torre in legno, rifatta e restaurata diverse volte nel corso dei secoli, pensate che la tradizione risale ai tempi di un certo Pazzino de’ Pazzi, cavaliere fiorentino che per leggenda o realtà storica, si arrampicò per primo sulle mura della Santa Gerusalemme e per dono ricevette le scaglie del Santo Sepolcro. Tornato a Firenze, acclamato da tutti per quel prezioso trofeo che portava in città, diede inizio alla tradizionale accensione di un fuoco Sacro da conservare durante l’anno nelle case della città; questo nel lontano 1101, secoli e secoli fa.
Oggi la manifestazione, a metà strada tra sacro e profano, è amata e seguita da tutti i fiorentini. Nella piazza l’attesa della Colombina che accende il Carro è momento scandito dai tamburi del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, schierato con i suoi variopinti colori, armi, abiti, piume e bandiere.
Prima dell’arrivo del Carro i Bandierai degli Uffizi si esibiscono con i volteggi di bandiere e altri particolari esibizioni accompagnati dai tamburini, poi tutto il corteo si dirige finalmente in piazza Duomo tra due ali di folla festante.
Alle ore 10 si svolge un altro rituale molto atteso dai quartieri: il sorteggio delle squadre per il prossimo torneo di Calcio Storico Fiorentino. Da un sacchetto di velluto rosso, sono estratte le palline con i colori dei quattro quartieri storici di Fiorenza, le cui squadre si affronteranno a giugno nel torneo del Calcio Storico sul noto “sabbione” di Piazza Santa Croce.
Improvviso un tripudio di fuochi d’artificio avvolge tutta la piazza, minuti eterni di luce e fragorosi scoppi, mentre tutti a naso all’insù cercano di fare la foto più bella, mentre il fumo trasforma il cielo in una nebbia colorata.
Lo srotolamento delle bandierine con le insegne di Firenze, della Famiglia dei Pazzi e dell’Arte delle Lana è il finale, per la gioia dei piccini che possono finalmente rilassarsi.
Testi di: Niccolò Garbarino