24 giugno finale del Calcio Storico
Grande attesa per la finale del Calcio Storico 2015, la sfida che vedrà sull’ormai famoso sabbione di Santa Croce il contendersi l’ambito premio della “vitella” e che vedrà in campo il 24 giugno i Bianchi di Santo Spirito e i Verdi di San Giovanni.
I presupposti per una bellissima partita ci sono tutti, solo per il fatto che le tifoserie si sono accaparrate i biglietti in meno di un’ora dall’apertura dei botteghini; sold out!
Qualche perplessità per motivi di ordine pubblico, sembra che i posti sulle gradinate popolari siano stati drasticamente ridotti, ma la sicurezza è al primo posto per garantire una bella partita e soprattutto la sua visibilità.
Da ricordare che sarà Filippo Giovannelli, il nuovo direttore del Corteo Storico, a intonare la famosa frase del “saluto alla voce” secondo l’etichetta militare del XVI e che da decenni veniva detta da Luciano Artusi, l’uomo simbolo del Calcio Storico e delle tradizioni fiorentine, al quale è stato dato, da parte del Sindaco di Firenze Dario Nardella, l’incarico di consigliere speciale per le tradizioni fiorentine.
Ma torniamo in campo; come sempre un nucleo del corteo defluirà dal Palagio di Parte Guelfa fino a Santa Maria Novella, dove incontrerà il grosso delle “truppe”, si perché il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina è un esercito, truppe che vestono divise che risalgono tra la fine del 1400 e inizi del 1500.
Intorno alle ore 16,30 il corteo si ricomporrà per attraversare il centro cittadino, arriverà quindi in Piazza della Signoria e da qui scivolerà in direzione Borgo dei Greci, sotto gli sguardi della popolazione e dei turisti, per poi arrivare fino a Santa Croce.
Come da tradizione il corteo è chiuso dal gruppo dei Bandierai degli Uffizi che entreranno poi per primi al centro del campo di gioco dove si esibiranno nelle loro mirabili evoluzioni di astiludio, tanto per capirsi si tratta di uno spettacolo di sbandieratori….
Ormai i Bandierai degli Uffizi sono conosciuti a livello mondiale, con numerosissime esibizioni in tutto il mondo, come non ricordare che Stefano Ricci, il noto imprenditore della moda fiorentina, li ha voluti nel lontano Uzbekistan per l’Art Week Style, dove ha presentato una sua collezione, ma soprattutto per portare la bandiera fiorentina, non solo in senso figurato, in giro per il mondo.
Sono circa 500 i figuranti del corteo, un evento che può essere considerato a buon ragione uno dei più rappresentativi della fiorentinità, non per nulla le richieste di biglietti per le partite da parte degli stranieri basterebbero per fare almeno un’altra partita.
Quindi, per chi è già in possesso del biglietto, tutti a vedere la finale e soprattutto vinca il migliore.
Un accenno al nuovo regolamento stilato dal gruppo di saggi riunito da Michele Pierguidi, presidente del Calcio Storico: dinamico, liberatorio e adatto a rendere l’esibizione più interessante e non ingessata o finta come era accaduto negli ultimi anni. Certo, i pugni e calci premeditati non dovrebbero fare onore ai calcianti, ma sul “sabbione” una volta tutto era concesso, forse troppo.
Godetevi i colori delle divise, guardate i volti di chi sfila, potrete vedere i discendenti dei fiorentini di cinquecento anni fa, quelli che sfidarono l’esercito imperiale che assediava Fiorenza in quel freddo 17 febbraio del 1530; oggi si gioco al caldo, a volte con l’afa che attanaglia, ma per tutti una sola voce: “picchia ….”.
testi e foto by Giuseppe Garbarino