Quella torre in Oltrarno: il giardino Torrigiani
All’interno delle antiche mura della città di Firenze si nasconde un segreto, è il giardino Torrigiani, il più grande parco ancora esistente nella vecchia città, un raffinato giardino romantico ottocentesco. Sono ben 6 ettari di bellezza che racchiudono simbologie e opere d’arte.
Già nel ‘500 in via del Campuccio, una delle vie che circondano il parco, era presente un orto botanico dei Torrigiani, antica famiglia fiorentina. Bisognerà attendere la fine del XVIII secolo, quando Pietro Guadagni ereditò la fortuna di suo zio, il cardinale Luigi Torrigiani: il giovane, assunto così il titolo di Marchese e l’illustre cognome, dette inizio alla costruzione del parco nella piccola proprietà del Campuccio.
Affidato il progetto a Luigi Cambray Digny, ma l’architetto fiorentino non vide mai la fine della sua opera che venne terminata dal giovane allievo Gaetano Baccani: nacque così il tipico giardino all’inglese, ricco di simbologia esoterica ricollegabile addirittura alla Massoneria, ben nota associazione iniziatica a cui era affiliato lo stesso Marchese Pietro Torrigiani.
Il disegno di Digny sposava in pieno la simbologia esoterica legata alla Massoneria: ogni angolo del giardino infatti presenta suggestioni e statue allegoriche, snodandosi in un percorso che doveva originariamente esprimere una sorta di iniziazione verso la conoscenza e la verità, uno dei rituali dell’ordine massonico.
Oltre alla straordinaria varietà di piante e alberi secolari presenti al suo interno, il parco è dunque un vero e proprio cammino esoterico del verde: non è un caso infatti che all’ingresso in via dei Serragli sia collocata una statua di Osiride, divinità egizia dell’oltretomba e della fertilità, con in mano delle tavole che riportano ai visitatori l’itinerario e le regole da seguire all’interno del giardino., ma forse solo il ricordo della moda napoleonica che seguì alla campagna d’Egitto.
Un tempietto in stile arcadico e denominato Gymnasium era un tempo destinato ai giochi e allo sport, il romitorio, l’ossario e le statue piene di significati simbolici sono solo alcuni dei retaggi esoterici presenti ancora oggi nel giardino creando un percorso magico e assolutamente suggestivo.
Percorrendo la strada lungo le mura, il viale Petrarca, è facile notare una grande torre che svetta sul parco. Alta quasi 22 metri, la torre è uno degli elementi più suggestivi del Giardino Torrigiani, oltre che uno dei simboli indiscussi dell’Oltrarno fiorentino. Realizzata da Gaetano Baccani, la struttura presenta un’inconfondibile scala esterna a spirale, la cui sommità coincide con un piccolo osservatorio astronomico.
L’architetto edificò il torrino nei primi dell’800, attribuendogli molteplici funzioni: da un lato esso riproduce lo stemma della casata Torrigiani, costituendo un ottimo punto d’osservazione del cielo, dall’altro il suo peculiare disegno va a inserirsi nella simbologia esoterica del parco.
La torre, posta su una collinetta artificiale, presenta infatti 3 livelli distinti, lungo i quali il Marchese si spostava utilizzando una particolare sedia meccanica: in particolare, i 3 livelli rappresentano i 3 gradi di iniziazione all’ordine massonico, che più di ogni altra cosa ispirò al realizzazione di questo splendido giardino di Firenze.